Ancora una storia dai librettini Salani. Nello specifico si tratta di un libriccino del 1890 nel quale si narra la storia di Giuseppe Afflitti brigante romagnolo attivo per 22 anni nelle campagne tra Romagna e Toscana e luogotenente di Stefano Pelloni più noto col soprannome di Passatore.
Il contrasto tra il fiorentino e il casentinese è un classico delle campagne toscane; tramandato a memoria di generazione in generazione viene ancora cantato in qualche rara occasione. Il filone è sempre quello del “conflitto” tra cittadini e campagnoli. Questa versione è un aggiornamento della medesima tematica: il contrasto storico è ambientato in una osteria mentre questo è ambientato al fast-food.
Le statue degli Uffizi sono ventotto e sono state “cantate” ad una ad una dall’intramontabile Niccheri che fu presumibilmente ispirato dalla loro installazione. La composizione non è tra le più rammentate del poeta fiorentino; vale tuttavia la pena di levarla dalle pieghe del tempo e renderla nuovamente disponibile per tutti coloro che la vorranno leggere e (magari!) ricantare in pubblico.
L’inferno trasloca in altro sito. O almeno così l’ha immaginato il NIccheri in queste 15 ottave da lui improvvisate e pubblicate successivamente in un librettino Salani.
Foto di copertina: Copertina e quarta di copertina del librettino Salani. Delitti arresto e morte del feroce capo assassino Federigo Bobini detto Gnicche Se Apollo assisterà la mente mia, Onde possa cantar d’ ottava rima, E con l’aiuto di Gesù e Maria Arriverò dell’ argomento in cima; Spero non sarà…