Il berlingaccio

Berlingaccio o Berlingozzo

Ogni giorno del carnevale è destinato alla festa ma il giovedì, il sabato e il martedì che precedono il mercoledì delle ceneri sono per antonomasia i giorni nei quali si mangia, si beve e si balla senza remore e infatti li definiamo i giorni grassi del carnevale.

Specialmente il giovedì grasso era una festa molto sentita tanto nelle campagne quanto nei borghi infatti un proverbio di antica memoria recita: pel berlingaccio chi ‘un ha ciccia ammazzi i’ gatto dando ad intendere che nessuno si può astenere dal banchettare in quel giorno.

Sulle tavole dei toscani non mancava mai il ciambellone del carnevale conosciuto dai più col nome di berlingaccio o berlingozzo il quale altro non è che un ciambellone un po’ più ricco di ingredienti ma sempre di facile esecuzione.

Ingredienti

Questi ingredienti servono per fare un berlingozzo molto grande e adatto a una festa da ballo parecchio partecipata: riproporzionate le dosi in base alle vostre esigenze ma sopratutto in base al diametro del vostro stampo da ciambelloni.

farina 800 g
zucchero 400 g
Uova intere 4
tuorli d’uovo 4
lievito per dolci 20 g
una presa di sale
la scorza di un paio di limoni
burro 200 g
una bustina di vanillina
2 cucchiai di sassolino, o mistrà

Preparazione

Tenete il burro necessario a temperatura ambiente per un paio d’ore.

Montate le uova con lo zucchero; quando saranno montate aggiungete il burro a temperatura ambiente e con garbo la farina seguitando a mescolare dal basso verso l’alto. A seguire unite la scorza di limone, la vanillina e il liquore. Se l’impasto vi parrà troppo duro aggiungete del latte per ammorbidirlo.
Unite infine il lievito e versate il composto nella forma che avrete precedentemente imburrata e infarinata.

Tenete il berlingozzo nel forno (preriscaldato!) ad almeno 200° per 45 minuti dopodiché sorvegliate a vista il dolce saggiandone la cottura con uno stecchino da spiedini; ficcatelo nel dolce e tiratelo subito fuori: se sorte asciutto il dolce è cotto se sorte umido dovrete aspettare e riprovare dopo un po’.



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