Anche quest’anno torna il canto del maggio. Noi saremo, come sempre, colla squadra dei Forni di Suvereto e questo è il testo che canteremo quest’anno nelle case e nei poderi.
Cantiam cantiam cantiamo
coi grandi e coi piccini
noi siamo i maggerini di maremma.
Andiamo con gran flemma
per piazze e per poderi
ad augurar sinceri il buono maggio.
È il tempo del passaggio
della bella stagione
e in tutta la Nazione si festeggia.
È ferma la puleggia
e tacciono i motori
soltanto i suonatori sono all’opra.
Ogni casa si adopra
per imbandire il desco
ormai si cerca il fresco e il vino buono.
Più dolce si fa il suono
del vento e dei ruscelli
svezzati son gli agnelli e il grano spiga.
Come la bella auriga
il sol più a lungo corre
dal cielo ci soccorre e ci alimenta.
La stufa resta spenta
la casa è spalancata
la bella maggiolata al canto chiama.
Per simbolo una rama
dell’albero del maggio
noi vi si lascia e il viaggio riprendiamo.
Cantiam cantiam cantiamo
la festa del lavoro
la festa dell’alloro e della vita.