Il primo maggio è festa
è festa del lavoro
e noi la festeggiamo tutti in coro.
I tempi sono brutti
cattive le persone
che insultan l’uomo per la religione.
Diteci quale dio
può preferire il sangue
e può goder d’un popolo che langue.
C’è chi vuol far lo zarre
chi vuol fare il califfo
e gli altri in fila per far lo sceriffo.
Tra mille e mille appelli
che ogni dì si sente
si è persa della pace la semente.
Con l’erbe verdi e i fiori
che sbocciano nel maggio
la madre terra c’invita al coraggio.
Per questo noi cantiamo
a chi ci aspetta e spera
di ritrovar la pace nella sera.
Il primo maggio è festa
e in canto vi auguriamo
la pace la salute e ripartiamo.
(Marco Betti)